Posted by admin on apr 23, 2010 in
ATTIVITA' SCOLASTICHE
In classe abbiamo parlato della disabilità nelle scuole e ho scoperto che ci sono alcuni paesi europei, tra i quali la Francia, che hanno “scuole speciali” per i bambini con disabilità psichica e fisica.
Io sono favorevole, invece, alla legge italiana che inserisce i ragazzi problematici nelle scuole comuni dei così detti “normali” perché favorisce l’integrazione dell’ alunno nella società con tutti gli aspetti positivi e negativi che possono sorgere. Vivere l’esperienza scolastica a contatto con alunni con capacità diverse aiuta il disabile a conoscere un mondo reale e non protetto come troverebbe nelle scuole speciali; inoltre la scuola lo puo’ aiutare a trovare la strada giusta per il suo futuro e a costruirsi una sua identità. Mi sembra che queste scuole differenziate discriminino ed emarginino la persona; tra i miei compagni c’era qualcuno favorevole in quanto queste scuole, secondo loro, valorizzano di più i ragazzi rispetto ad una scuola normale nella quale sono costretti a seguire un programma differenziato e quindi potrebbero sentirsi umiliati. A parer mio, loro come noi, devono imparare a riconoscere i propri limiti e, partendo da quelli, cercare di raggiungere degli obbiettivi. A scuola con noi non vuol dire che guariranno ma saranno riconosciuti come persone.
A volte non ci accorgiamo quante cose ci insegnano con la loro presenza, ci aiutano a conoscere mondi diversi, fatti di sofferenza, di dolore, di limiti fisici e quindi ci insegnano ad accontentarci delle piccole cose, ad accettare i nostri difetti e a superare i pregiudizi nei confronti dell’altro.
La diversità, per me, deve essere vissuta come una risorsa da condividere e non da nascondere o addirittura sopprimere.
Marta Finali 3°B - scuola media Vida
Tags: Classi speciali, Disabili a scuola, Diversità
Posted by admin on gen 15, 2010 in
NARRATIVA E POESIA
Si tratta di un fratello e una sorella che non vanno mai d’accordo. Lui è innamorato e passa il suo tempo a farsi bello, lei pensa solo allo sport e non vuole che si tocchi la sua mazza da hockey… anche se sono fratello e sorella, Megin e Greg non potrebbero essere più diversi, e tra loro non tarda a scoppiare una vera e propria guerra a base di scherzi terribili, mentre il fratello più piccolo li guarda con occhi ironici e disincantati. C’è da dubitare che i due riusciranno mai ad andare d’accordo. È una famiglia piena di umorismo.
E’ un libro che mi piace molto infatti mi capita spesso di leggerlo perché è comico come me.
Nancy Bondì
Tags: Diversità, Famiglia, Fratelli, Guerra, libro, recensione, Umorismo